La campagna panoramica tra Paderno e Merlengo

Paderno campagna
Km e Tempo di percorrenza: 4,4 Km | 1.50h
Dislivello in mt (somma di tutte le salite): irrisorio
Difficoltà: Facile
Punto di partenza: Parcheggio di fronte alle scuole elementari di Paderno campagna in Via Volpago Nord
Descrizione breve: Paderno Campagna un anello panoramico nella campagna trevigiana tra Paderno e Merlengo con tutto il corollario montano della marca trevigiana a portata d'occhio.
Passeggino/Carrozzina:
Paderno campagna

Facile percorso pomeridiano che abbiamo scoperto grazie ai suggerimenti di Dario Betton e Paola Favretto, un angolo di campagna trevigiana che in questo autunno regala colori e panorami e tante idee per i bimbi. Ma si sa che loro si divertono anche con una pannocchia.

Dal parcheggio delle scuole di Paderno Campagna ci dirigiamo a sinistra (con le scuole di fronte a noi) e prendiamo subito Via Schiavonesca sulla sinistra. Le alberature presenti nei giardini delle case e lungo il ciglio della strada esprimono al meglio le tinte autunnali giallo/arancione che contrastano con le essenze sempreverdi.

Quando la vista verso destra si apre verso i campi a riposo possiamo vedere il Monte Grappa leggermente innevato per la spruzzata di neve di qualche giorno addietro.

Non ci sono molte auto lungo questa via ma incrociamo spesso dei ciclisti, la vista si apre ancor di più e spuntano le Prealpi Trevigiane con il Monte Cesen, gliele mostro a Sebastian, Marco Albino e Samuele facendo notare che qualche settimana fa eravamo proprio li in cima.

Marco Albino tra i prati scorge i soffioni (tarassaco) e va subito a raccoglierli per poi soffiarli addosso ai fratelli e spargere così i semini che, in primavera, daranno vita a nuove piantine. I fratelli non sono molto contenti di questo "attacco" e iniziano anche loro a raccoglierli e fare altrettanto.

Arriviamo nei pressi di un sifone di una canaletta e spieghiamo per l'ennesima volta la pericolosità del "sifone" perché purtroppo la loro tendenza, non rendendosi conto del rischio, è sempre quella di affacciarvisi nonostante i ripetuti richiami.

Intanto la vista verso le montagne si amplia ancora: Col de Moi, Col Visentin e Cansiglio.

Oltrepassiamo alcuni alberi di noce e un frutteto di kiwi protetto dalle reti antigrandine. A bordo strada compare una piccola pozzanghera e mentre Marco Albino cerca di riempirla con dei sassolini, Samuele preso un ramo secco la usa come una tavolozza di un pittore: intinge il bastone nella pozzanghera, e inizia a dipingere la strada.

In fondo alla strada compare in lontananza il campanile di Postioma ma noi giriamo a destra in Via Antiga Nord. Sul lato destro dei pini maestosi attirano subito la nostra attenzione e passiamo accanto a un campo di pannocchie ove tra le varie parti secche (in veneto diciamo scartosi) Samuele individua una piccola pannocchia gialla che vuole andare a prendere.

Sebastian lancia una sfida a tutti: trovate una margherita. Qualche tarassaco si vede, ma di margherite nemmeno l'ombra, tutti iniziano ad andare avanti e indietro per un bel po'. Evelina in fatto di erbe e fiori è imbattibile, ne trova addirittura due, la vittoria è sua.

Continuiamo il cammino, gli alberi spogli creano singolari figure i cui rami sembrano librarsi nell'aria seguendo il vento. Davanti a noi ora si palesano tutte le montagne, i Colli Asolani e il Montello che copre le Colline di Conegliano Valdobbiadene.

Arriviamo al Capitello della Madonna del Perpetuo Soccorso e andiamo a destra (Via Sasso), l'acqua scorre nel canale a bordo strada e lanciamo dei legnetti per vedere quale arriva prima...è un modo come un altro per tenerli attivi e in movimento.

A sinistra ci sono alcuni campi coltivati a radicchio il cui colore violaceo salta subito all'occhio. Alla nostra destra compare una canaletta e subito dopo giriamo a destra in Via Sambugo.

La viuzza è stretta e suggestiva, con Marco ogni tanto mi nascondo per fare "bubusettete" a tutti gli altri. In poco tempo arriviamo alla fine di questa via e giriamo a sinistra in Via Schiavonesca e poi all'incrocio a destra e siamo subito all'auto.

Mangia e bevi vicino alla camminata

Nano Labo

Nano Labo

Gelateria e pasticceria da forno con ingredienti freschi del territorio

a Camalò di Povegliano in Via Sant'Antonio n. 43

Tel. 0422 288328

Galleria Fotografica

Verso Via Schiavonesca
Verso Via Schiavonesca
Via Schiavonesca
Via Schiavonesca
Chiome colorate
Chiome colorate
Autunno tra le chiome
Autunno tra le chiome
Prati e panorami
Prati e panorami
Soffioni
Soffioni
Sifone...attenzione
Sifone...attenzione
Piante di Noce e Kiwi
Piante di Noce e Kiwi
Campanile di Postioma
Campanile di Postioma
Disegniamo la strada
Disegniamo la strada
Via Antiga Nord
Via Antiga Nord
Moreri di confine
Moreri di confine
Panorami agresti
Panorami agresti
Grandi pini
Grandi pini
Alla ricerca delle margherite
Alla ricerca delle margherite
Via col vento
Via col vento
Le montagne trevigiane
Le montagne trevigiane
Crocicchio del capitello
Crocicchio del capitello
Capitello Madonna del Perpetuo Soccorso
Capitello Madonna del Perpetuo Soccorso
Via Sasso
Via Sasso
Canaletta sulla via
Canaletta sulla via
Via Sambugo
Via Sambugo
Continuiamo lungo Via Sambugo
Continuiamo lungo Via Sambugo
A sinistra e poi all'auto
A sinistra e poi all'auto

Track Gps

Mangia e bevi vicino alla camminata

Nano Labo

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Gelateria e pasticceria da forno con ingredienti freschi del territorio

a Camalò di Povegliano in Via Sant'Antonio n. 43

Tel. 0422 288328

Cosa vedere

Panorami in vari punti di questa passeggiata si ha la possibilità di vedere tutte le montagne e le colline del trevigiano.

Capitello Madonna del Perpetuo Soccorso ubicato all'incrocio tra Via Antiga Nord e Via Sasso. Qui un tempo, tra i rami del vecchio "pisoer", veniva messa una rama a forma di croce in occasione delle rogazioni dell'Ascensione.

Punti di ristoro

nessuno

Curiosità

Un primo capitello alla Madonna del Perpetuo Soccorso fu qui eretto nel 1966. Distrutto a causa di un incidente nel 1980 fu in seguito ricostruito nel 2007 grazie alla sollecitudine di Don Alessandro allora parroco di Merlengo e al benestare della famiglia Carniato proprietaria del terreno.