- Km e Tempo di percorrenza: 7,3 Km | 2.30h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 14 mt
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Parcheggio di fronte il Palamazzalovo in Via Malipiero a Montebelluna
- Descrizione breve: Passeggiata nella campagna di Montebelluna lungo un percorso pedonale su strada bianca di campagna. Costeggiando un ramo del canale della Brentella arriveremo tra vigneti e campi coltivati al Mulino Caberlotto. Ritorneremo tra viuzze di campagna e poi ripercorrendo il percorso dell'andata con ampie viste su Monte Grappa, Prealpi Trevigiane, Montello e Colli Asolani
- Passeggino/Carrozzina: Sì
Pensando a Montebelluna molto probabilmente vi verrà in mente il centro cittadino con le sue piazze, locali pubblici, negozi e il Duomo. Oggi però io e Sebastian (il resto della famiglia è parecchio raffreddato), seguendo il suggerimento della nostra amica Sofia, andremo a scoprire un percorso vicinissimo al centro cittadino che però è circondato dalla campagna e cullato dallo scorrere delle acque.
Scesi dall'auto prendiamo subito il percorso pedonale posto accanto al cancello del Palamazzalovo e prima di raggiungere il ponte deviamo verso destra seguendo la strada bianca.
La natura da subito dà mostra di se con alberature e anatre. Alla nostra destra alcuni bimbi si stanno divertendo con lo skateboard sulla pista loro dedicata all'interno dell'area del Palamazzalovo.
All'improvviso alla nostra destra compare un'imbarcazione che ci lascia molto perplessi e iniziamo a scrutarla per capire come mai si trova qui. Poi troviamo il cartello dell'Associazione Marinai d'Italia e tutto si spiega. Questo "imbarcadero" è un ex traghetto di Venezia acquistato dall'Associazione per essere adibito a sede della stessa.
Attraversiamo le strisce e continuiamo a costeggiare il canale, le acque scorrono senza far rumore. Una foglia attira la curiosità di Sebastian che prende il suo microscopio portatile e appoggiatosi sulla muretta inizia ad osservarla per capire come è fatta la sua superficie. Poi insieme provare ad osservare dei pezzi di ghiaccio ma essendo trasparente non si vede un granché.
Finita la strada bianca, attraversiamo le strisce pedonali (alla nostra sinistra) per agganciare Via Ferratine. Poi riattraversiamo le strisce per seguire il canale e il percorso pedonale.
La campagna piano piano prende il posto della città, gli spazi verdi aumentano e anche le abitazioni hanno architetture diverse. Passiamo accanto a un parco giochi e a un campo di calcio. Gli alberi sono ricchi di muschio che osservato al microscopio assomiglia tanto a dei broccoli allineati.
Seguiamo la strada e arriviamo ad minuscolo sottopasso ferroviario (io devo abbassarmi per entrare), Sebastian si gira mi guarda e afferma: "A volte piccoli è meglio". Usciti dal minitunnel ci accoglie l'edicola lignea di San Cristoforo patrono dei ferrovieri.
Andando a destra, riagganciamo il sentiero lungo il canale e siamo tra campi coltivati, anatre e acque.
Finalmente grazie a delle cascatelle sentiamo il rumore dell'acqua.
Attraversiamo un ponte di legno per passare dal lato opposto del canale, non prima di aver fatto una veloce sosta approfittando della grande panchina.
Continuiamo la camminata baciati dal sole di Dicembre, facciamo due attraversamenti e siamo nei pressi di un impianto di pulizia delle acque. Andiamo avanti per il sentiero in un ambiente idilliaco circondato da grandi alberature, seppur spoglie vista la stagione.
Ci perdiamo in qualche gioco lungo il cammino, una lepre scatta veloce tra i campi. In breve vediamo una costruzione rosa e capiamo che il Mulino Caberlotto è vicino.
L'ambiente tutto intorno è sorprendente, vuoi per le cascate, le alberature e il verde che salta subito all'occhio tra i campi a riposo.
Sebastian esplora i dintorni e trova la ruota del mulino, che potrebbe risultare nascosta ai più. Poi inizia il rientro, percorriamo Via Caberlotto (di fronte al mulino) e alla curva andiamo a destra in Via Maglio.
Sullo sfondo il Monte Grappa innevato. Raggiungiamo l'intersezione con Via Brustolon e continuiamo a destra in Via Maglio fino a raggiungere il ponte sul canale e qui giriamo a sinistra per ripercorrere a ritroso la strada bianca dell'andata.
Sulla destra le Prealpi Trevigiane, mentre sulla sinistra, "sopra" il Duomo, si intravede un puntino bianco che corrisponde alla Chiesetta di San Giorgio sui Colli Asolani (se vuoi vedere la camminata per la Chiesa di San Giorgio clicca qui.
Arriviamo al parco giochi presso i campi sportivi e ci fermiamo un po' perché a un parco giochi non si può mai dire di no. Poi camminiamo nuovamente a ritroso lungo il percorso della mattina per rientrare all'auto.
Per concludere in bellezza un giro e un cicchetto presso i locali del centro, giusto per scatenare l'invidia di chi è restato suo malgrado a casa.



























