- Km e Tempo di percorrenza: 4.3 km | 2.0 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 76m
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Parcheggio lungo una strada laterale di Via Chiesa di Monfumo
- Descrizione breve: Valle dell'Acqua Morta a Monfumo, un percorso naturalistico all'interno delle dolci colline di Monfumo. Il sentiero è sempre ben segnalato e corredato di numerosi cartelli che spiegano la flora e la fauna del luogo. Passo dopo passo si apriranno davanti a noi panorami che ricordano le colline toscane.
- Passeggino/Carrozzina: No
Il percorso
Con il caldo estivo la ricerca di percorsi ombreggiati o quanto meno ventilati è d'obbligo. Questa volta siamo andati un po' all'avventura e per fortuna abbiamo trovato a Monfumo questo sentiero naturalistico della Valle dell'Acqua Morta che ci ha regalato fresco e una leggera brezza che incuneandosi tra i dolci declivi dei colli asolani ci ha rinfrescato parecchio.
Scesi dall'auto abbiamo fatto un breve tratto in salita fino a raggiungere una piccola curva e a sinistra l'inizio del Sentiero della Valle dell'Acqua Morta. Prima di imboccare il sentiero vediamo un piccolo fianco di collina che ci mostra il terreno di cui è composta che è molto argilloso.
Basta chiacchere, in marcia! Scendiamo lungo questa via, passiamo accanto ad un uliveto e poco dopo ci addentriamo tra il fitto della vegetazione. La discesa continua e Sebastian esclama "A me piacciono le camminate in discesa", io gli rispondo "Sebastina la discesa diventerà al ritorno salita", lui mi guarda ed esclama "Ohhhhh!".
Il vento muove le chiome degli alberi e il suono è simile a quello dell'acqua che scorre, tanto che i bimbi cominciano a cercare di vederla. In breve usciamo dalla boscaglia e andiamo a sinistra.
Hanno appena falciato l'erba e questo significa balle di fieno a volontà con cui giocare; inutile dirvi che i bimbi si lanciano verso la prima balla di fieno e iniziano a scalarla, anche Samuele inizia a correre e vuole essere messo sopra come i fratelli più grandi. Foto ricordo dei 3 dell'Ave Maria e ci rimettiamo in marcia.
Raggiungiamo un ponticello sul corso d'acqua con a lato un guado per i trattori. Anche qui io ed Evelina dobbiamo cedere a nuovi giochi perchè Sebastian e Marco sono già sul "guado" a giocare, fingendo di fare i pescatori.
Ci rimettiamo in cammino (dopo il ponticello andiamo a sinistra) e tra l'erba troviamo dei cartelli che ci spiegano le piante e i fiori di questi luoghi. Arrivati al finocchietto selvatico rientriamo nel bosco seguendo sempre pali azzurri e cartelli. Nuovi cartelli ci illustrano gli insetti e gli uccelli.
Il torrente è sempre al nostro fianco e la sua acqua sembra ferma a volte scorre ma lenta lenta, forse il nome acqua morta deriva proprio da questa sua caratteristica.
Troviamo il cartello del millepiedi, poi quello del ragnetto rosso e giungiamo ad un nuovo guado; qui l'acqua è proprio un filo. Di fronte a noi si apre un bel prato con nuove balle di fieno. La vista mi ricorda molto le colline toscane, o forse le colline toscane mi ricordano molto le colline di Monfumo; alla fine è sempre una questione di punti di vista.
Costeggiamo sempre il torrente (è alla nostra destra) e Sebastian vede un antro tra la vegetazione che ribattezziamo "il burrone oscuro". Poco più in là quella che sembra essere una libellula svolazza di fiore in fiore.
Marco Albino oggi non è di molte parole, ma ci pensa Samuele a far rieccheggiare la sua voce. Deviamo leggermente dalla via principale per restare all'ombra degli alberi (vicino al corso d'acqua), superiamo un fienile e una stalla e poi notiamo dei ponticelli strani.
Perchè strani? Semplice sono posati sul prato. Sebastian mi chiede a corsa servono messi la così e sinceramente sto giro non so dargli risposta.
Cammina e cammina e troviamo due balle di fieno vicine. Scatta il salto della balla e Marco Albino si dimostra il più coraggioso, o forse il più incosciente salta di qua e di là e mentre io ed Evelina giriamo l'occhio scende giù dalla balla con un balzo!! Sebastian all'inizio ha un po' di paura ma la competizione prende il sopravvento e salta anche lui.
Ci rimettiamo in marcia sempre costeggiando il torrente, la via è sempre ben segnata. Passiamo accanto al "dito del gigante" un vecchio tronco mozzato e poi giungiamo ad un nuovo ponticello...questo si ha senso perchè sotto c'è un bel canalone.
Poco più in la il segnale ci dice di andare a destra e abbandoniamo questi prati verdi per entrare tra i vigneti con una salitella che ci porta in Via Longon ove troviamo un cartello turistico della Valle dell'Acqua Morta.
Da qui torniamo indietro seguendo a ritroso il percorso dell'andata, ma facciamo una bella pausa appena incontriamo il primo ponticello perchè da lì possiamo fare le corse lanciandoci giù per la collina.
Arrivati all'auto ci dirigiamo verso l'Agriturismo Capitello Tel. 0423 545167 li vicino (900metri) per godere ancora, dalla sua terrazza panoramica, di questi splendidi panorami, assaporando un buon calice di prosecco e i piatti della tradizione contadina.