- Km e Tempo di percorrenza: 4.8 km | 2.0 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 207mt
- Difficoltà: Media
- Punto di partenza: Parcheggio vicino al ponte in Via Cal del Pont a Segusino. Si scende per lo stradina sul lato destro del ponte a e poi si prende la prima strada a sinistra e si è subito al parcheggio
- Descrizione breve: Passeggiata da Segusino a Stramare tra montagna, borghi e cascate. All'andata saliremo su per il monte verso Spinazzè per poi arrivare allo stupendo borgo di Stramare, dove il tempo sembra essersi fermato. Il rientro è tutto in dolce discesa lungo il sentiero delle acque tra cascate e ponticelli
- Passeggino/Carrozzina: No
Il percorso
Oggi si va a Stramare per ammirare questo borgo del quale ho sentito molto parlare. Partiamo dal parcheggio sterrato vicino al ponte di Via Cal del Pont a Segusino (per arrivarci prendiamo la stradina sul lato destro del ponte che scende e poi giriamo a sinistra e siamo subito allo spiazzo per le auto). Scendiamo dall'auto e camminiamo lungo la stradina bianca (tenendo il torrente alla nostra destra) e all'incrocio andiamo a sinistra (se andassimo a destra raggiungeremo nuovamente il ponte). Qualche passo e siamo a un bivio e proseguiamo a sinistra per la strada cementata. La strada sale con un po' di tornanti quasi in vetta al monte. Marco Albino oggi non ha molta voglia di fare fatica e, dopo aver tentato per un po' di farlo camminare, lo carico nello zaino.
Lungo questo primo tratto troviamo alcuni segusinesi (se così si dice), chi lavora nei campi, chi sistema la sua casa; ci salutano molto calorosamente chiedendoci se abbiamo bisogno di aiuto e di indicazioni per seguire il sentiero. Devo dire che si comincia con un clima molto positivo.
Sebastian, Evelina e Samuele (nel marsupio) proseguono lungo questa ripida salita, io sono un po' attardato perchè Marco pesa un po'.
Ogni tanto mi fermo ad ammirare il panorama verso Segusino e la Piave. Gli alberi lasciano spazio ad una casa in pietra circondata da una staccionata in legno. Quasi di fronte al cancello di questa abitazione si trova una fontana (non capisco se l'acqua è potabile o meno) e un sentiero sassoso che sale bello ripido.
Questo tratto è un po' difficoltoso perchè alla salita si aggiunge un fondo è molto sconnesso; passiamo accanto ad un rudere e per fortuna in vista di una casa con una bella meridiana finisce la salita. D'ora in avanti sarà quasi tutta discesa.
Quel furbastro di Marco, vedendo la strada piana vuole scendere e camminare, anche perchè Sebastian trova degli alberi con le foglie cuore ed inizia a fargli invidia. Ci fermiamo un attiamo per ritemprare il fisico e dare un po' di latte a Samuele e ripartiamo.
In breve raggiungiamo la strada carrabile (Via XXIV Maggio) e andiamo in discesa verso sinistra. Prestiamo un po' di attenzione perchè ogni tanto passa qualche auto.
Cammina, cammina e cominciamo ad intravedere i tetti di Stramare, ormai ci siamo. Ci prendiamo un bel po' di tempo per visitare e gustare l'aria di questo villaggio. Essendo agosto, sentiamo voci di bimbi che giocano e il profumo di conserva di pomodoro. A vedere i bimbi che scorazzano per queste viuzze mi viene in mente quando avevamo 10 anni e giravamo per i campi.
Riempiamo le borrace nella fontana di San Valentino e appena fuori dal borgo, vediamo una vecchia cabina elettrica con un parcheggio prospicente. Ci dirigiamo verso la cabina elettrica e prendiamo il sentiero che corre sulla sinistra.
Scendiamo lungo questo tracciato, abbandoniamo le case e siamo nel sentiero delle acque, possiamo già sentire il loro scorrere. A breve inizieranno anche i ponticelli che ci accompagneranno lungo tutta la via.
Sebastian nota subito delle piramidi in sasso e con Marco si cimenta a costruirne due.
La via è sempre ben definita e continuiamo a camminare godendo dei rumori e dei colori della natura. Superato l'ennesimo ponticello troviamo un tronco-panchina e mangiamo i nostri panini e la pappa. Poi costruiamo due "canne da pesca" e fingiamo con i bimbi di pescare.
Ci rimettiamo in cammino e ogni tanto le acque invadono il sentiero in numerosi rigoli d'acqua e noi che siamo esploratori, li guadiamo. Naturalmente Marco trova l'unico rigolo un po' più profondo e ci mette il piede dentro!
I ponticelli finiscono, la strada diventa piana, Samuele dorme e in fondo ecco la nostra auto. E' tempo di tornare a casa...il finale profuma un po' da fiaba lo so ma d'altronde quando vedi Stramre ti vengono in mente i tempi di una volta