Passeggiate a Treviso tra città e paesi

Calle Madonna della Neve a Conegliano

Calle Madonna della Neve a Conegliano
Km e Tempo di percorrenza: 1,6 Km | 1h
Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 75
Difficoltà: Facile
Punto di partenza: Piazza G. B. Cima a Conegliano
Descrizione breve: Dal borgo al castello di Conegliano lungo l'antico percorso pedonale accostato alla cinta muraria carrarese
Passeggino/Carrozzina: No
Calle Madonna della Neve

Il percorso

Per il parcheggio abbiamo scelto un parcheggio libero poco lontano dal centro di conegliano e da li abbiamo raggiunto Piazza Cima, con l'imponente Teatro dell'Accademia che le fa da sfondo. Davanti l'entrata del teatro due "sfingi" in pietra controllano i passanti fermi nei numerosi locali con contornano la piazza.

Alla sinistra del Teatro si sviluppa Via Accademia che percorriamo per intero fino a raggiungere una piccola curva. Una casa si pone davanti ai nostri occhi e alla sua sinistra ecco l'inizio del percorso pedonale  Calle Madonna della Neve.

Oltrepassiamo l'entrata e subito alla nostra destra ecco un'edera rampicante che ha preso possesso di buona parte del muretto in pietra, mentre sulla sinistra la statua di san Giuseppe (forse).

Il percorso è lastricata e passo dopo passo i rumori della città ci lasciano. Prima delle mura cararresi alla sinistra ecco una piccola in legno e la segnaletica Brolo di San Francesco. E' la prima volta che trovo la porta aperta e decidiamo di entrare. Ci accoglie un volontario che ci spiega la storia di questo orto del Convento di San Francesco con le sue essenze arboree curate da volantari con l'aiuto dei ragazzi dell'Istituto agrario di Conegliano.. Da qui la vista spazia sul centro di Conegliano, notiamo il campanile del Duomo, il Convento di San Francesco. 

Arrivano gli scolari per i lavori di manutenzione e per non essere di intralcio salutiamo e riprendiamo la nostra salita verso il Castello. In questo frangente ci sorprende l'imponenza delle mura carraresi con i loro archinvolti e i camminamenti.

La salita è agevole e all'ombra, arriviamo all'Oratorio Madonna delle neve. Purtroppo è chiuso (probabilmente lo aprono la Domenica) ma tra le fessure riusciamo a intravedere parte degli affreschi presenti. Ormai siamo quasi arrivati al castello e infatti superata una piccola curva eccoci uscire dal percorso pedonale, ai piedi del castello.

Saliamo la scalinata e ci godiamo l'ombra del giardino antistante il Castello di Conegliano. Il caldo ci ha fatto "sentire" questa breve salita e ci dissetiamo nella fontanella presente mentre un uccellino ci osserva, forse vuole bere anche lui.

Entriamo nel museo del castello (costo del biglietto € 2) e dopo la visita alle sale andiamo fino in cima alla torre per godere di una vista a 360 gradi sulla pianura e le colline tutte attorno.

Usciamo dal museo e invece di tornare per calle Madonna della Neve, appena scesa la scalinata del piazzale antistante al castello andiamo verso sinstra (via F. Benini). La via è poco trafficata e lungo il suo corso si affacciano delle magnifiche case, d'altronde siamo nella collina che sovrasta Conegliano, uno dei territori più ricchi della rovincia. Superiamo una curva ed eccoci nei pressi di una terrazza panoramica da cui rivediamo il Brolo di San Francesco...con i ragazzi a lavoro.

Continuiamo la nostra discesa, i roveri a bordo strada ci proteggono dal sole. In breve tempo siamo di nuovo nel centro di Conegliano e dopo la Scuola Primaria San Francesco, prendiamo sulla sinistra una stradina pedonale che scendendo ci condurrà in piazza Cima.

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Galleria Fotografica

Piazza Cima e Teatro Accademia
Piazza Cima e Teatro Accademia
Entrata al Calle Madonna della Neve
Entrata al Calle Madonna della Neve
Vista panoramica dal Brolo di San Francesco
Vista panoramica dal Brolo di San Francesco
Mura carraresi
Mura carraresi
Archinvolti mura carraresi
Archinvolti mura carraresi
Oratorio Madonna della Neve
Oratorio Madonna della Neve
Cinta muraria del castello
Cinta muraria del castello
Parco antistante il Castello
Parco antistante il Castello
Museo del castello: sala degli affreschi
Museo del castello: sala degli affreschi
Museo del Castello: Sala del Camino
Museo del Castello: Sala del Camino
Panorama dalla torre del castello
Panorama dalla torre del castello
Uccellino alla fontana
Uccellino alla fontana
Affresco Madonna e Gesù Bambino
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Sulla via del ritorno
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Cosa vedere

Castello e Museo civico di Conegliano con le sue varie sale:

  • la pi­nacoteca e il lapidario al cui interno troviamo anche il leone di San Marco scalpellato dai Francesi nel 1797;
  • la sala del Camino con armature e arredi e nella sala vicino alune riproduzioni geografiche antiche;
  • ai piani superiori la sala archeologica con reperti e documenti locali;
  • in cima la torre la terrazza con uno splendido belvedere dal mare ai monti.

Sulle pareti di tutte le sale sono raffigurati gli stemmi dei Podestà inviati da Venezia. Questi podestà venivano sostituiti ogni 16 mesi per evitare che entrassero in combutta con i potenti locali a scapito dei cittadini.

Quello che oggi è identificato come il castello di Conegliano, in realtà è la "Torre della Campana" così chiamata perchè nella sua sommità era posta la campana magna che veniva suonata per chiamare la popolazione a raccolta nel consiglio cittadino.

Sulla sommità c’è la terrazza da cui si può ammirare lo stupendo panorama che spazia dai monti al mare.

Brolo di San Francesco ubicato sulla collina retrostante l'antico convento di San Francesco, era l'orto dei frati che per più di 4 secoli coltivarono questo terreno per ricavarne ortaggi e frutta per la loro mensa. Al suo interno oggi troviamo la Torre della Castagnera, parte dell'antica cinta muraria e si è cercato di ripristinare le antiche coltivazioni, ricavando un giardino ricco di viti, ulivi ed alberi da frutto.  Il Brolo è aperto solitamente la prima domenica del mese.

Punti di ristoro

Fontana nel parco del castello

Locali pubblici in piazza Cima e nel parco del Castello.

Curiosità

Il culto della Madonna della Neve è molto antico e risale al IV secolo quando il Papa e la maggior parte dei vescovi di quel tempo cedette all'eresia ariana. La Madonna volle far sentire la propria presenza a Roma e durante la notte del  4 Agosto del 352 apparve in sogno a un patrizio romano di nome Giovanni chiedendogli di costruire una grande chiesa nel luogo ove la mattina seguente sarebbe nevicato. Il giorno seguente il nobile andò da Papa Liberio per raccontargli il sogno, e il pontefice gli rivelò di aver avuto la stessa visione. Nel frattempo sul Colle Esquilino si era avverato il prodigio...aveva nevicato. Liberio fece subito tracciare la pianta di una grande chiesa (a quel tempo non esistevano imponenti edifici religiosi a Roma) nel punto esatto dove era caduta la neve e la costruzione fu finanziata dal patrizio Giovanni e da sua moglie.

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Nota Importante

Tutti i percorsi sono presentati nello stato di fatto in cui si trovano al momento della nostra camminata. PasseggiateTreviso.it non è collegata ai percorsi elencati e declina ogni responsabilità per eventuali errori ed omissioni presenti in questa guida.

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