- Km e Tempo di percorrenza: 5.6 km | 1.5 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 60
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Parcheggi in Lungo Piave Gerolamo da Bologna fronte distributore IP
- Descrizione breve: Passeggiata tra Piave e Montello dapprima accompagnati dal rumore delle acque del fiume e poi tra la quiete del bosco del Montello. Passeremo anche per il centro abitato di Nervesa della Battaglia. Se lo fate con il passeggino nel tratto iniziale dovrete alzarlo.
- Passeggino/Carrozzina: Sì
Il percorso
Oggi visto la giornata stupenda ho detto a Sebastian che sarei andato a prenderlo prima all'asilo perché poi avremo fatto una gita al fiume intrepido dove avremo potuto tirare anche dei sassi e poi saliti su una collina saremo passati sopra a un ponte di rocce. L'attesa era tanta e come premio finale, gelato alla fragola. Se lo fate con il passeggino nel tratto iniziale sul Piave dovrete alzarlo per passare una sbarra e poi per andare sopra un muretto e con alcuni passegini potrebbe risultare poco agevole.
Parcheggiata l'auto nell'ampio parcheggio ci dirigiamo a bordo strada verso il centro abitato di Nervesa, e dopo pochi metri di strada ecco a destra una piccola stradina che scende verso il Piave. C'è una sbarra che oltrepassiamo e Sebastian corre subito verso l'acqua a lanciare qualche sasso.
Piano piano ci incamminiamo verso la centrale idroelettrica, tra strani sassi lavorati dalle acque e dal vento e radici di alberi. Oltrepassiamo l'antico porto fluviale di Nervesa e poi prendiamo la stradina che sale verso la centrale.
Arrivati in cima andiamo a sinistra per prendere la piccola stradina Via Caccianiga che percorriamo fino alla fine. Oltrepassiamo il ponte sul Canale della Vittoria (Via Canova), e sul lato destro possiamo vedere la centrale.
All'incrocio proseguiamo verso destra, camminando lungo Via Battistella poi Piazza San Nicolò, siamo nel centro di Nervesa e Sebastian mi fa subito notare un grande palazzo.
Al bivio andiamo a destra verso la centrale idroelettrica, della quale sentiamo il rumore e che in breve superiamo per poi iniziare il nostro cammino ai piedi del Montello, dall'altra parte il Piave con le sue acque blu e quel suo scorrere delle acque che ci fa dimenticare i pensieri della quotidinità.
La strada si fa sterrata, e all'interno di quella che sembra essere una piccola grotta ecco un presepe di stoffa e poco più avanti ecco un nuovo scorrere di acque, la sorgente el Caseon che sfocia nel Piave.
Il nostro cammino continua e si vedono sul Montello i primi segni di primavera con pervinche e primule; tra la fitta vegetazione a volte traspare composizione della parete montelliana fatte di crode, un tempo estratte e usate per la costruzione di case e altre opere edili.
Arriviamo ad un crocicchio e prendiamo a sinistra il sentiero che sale sul Montello (Via Croderi), l'unica salita di questo itinerario ma poco basta per sentire...oh no salita!!!
Mai paura e si sale arrivati in "vetta", siamo nei pressi del Ponte dei Croderi e ci sediamo un pò nella panchina poco più avanti.
La luce del sole e i vigneti, creano un suggestivo paesaggio. Proseguiamo in discesa seguendo sempre il sentiero principale usciamo nei pressi di Via Carrer (di fronte ad un'azienda vinicola) e andiamo a sinistra, abbandoniamo la quiete e il verde della natura per il nostro tratto in paese.
Dopo neanche 300 metri prendiamo la viuzza che a destra sale tra le case (Via Castelminardo) e al successivo incrocio andiamo a destra. Raggiungiamo così Via Gen. Gandolfo, una delle arterie stradali principali di quest'area. C'è il marciapiedi ma il via vai di camion e vetture è molto intenso. Andiamo a sinistra verso il semaforo, davanti a noi la torre del municipio.
Oggi mi sono dimenticato di portare con me dell'acqua e Sebastian raggiunta la piazza del municipio vede subito la fontana e reclama il beveraggio ;-).
Raggiunto il semaforo andiamo a destra in Via Roma per circa 250 metri e all'incrocio prendiamo la strada sulla sinistra, Piazzale Berti che poi diventa Via Annunziata Colmello. Raggiungiamo il Canale della Vittoria, oltrepassiamo il ponte e poi prendiamo il percorso pedonale sulla destra.
Al successivo ponte giriamo a sinistra in Via Brigata Piacenza e oltrepassiamo lo stradone grande per arrivare alla Barca di Ferro, testimonianza delle barche usate per creare i ponti sul Piave durante la guerra.
Un pò di sosta anche qui e poi andando avanti verso il centro abitato di Nervesa siamo nuovamente all'auto....e via verso il gelato.