- Km e Tempo di percorrenza: 7 km | 2.5 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 168mt
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Parcheggi alla fine di Via Genio Zappatori a Bavaria di Nervesa
- Descrizione breve: Passeggiata sul Montello di 7km in cui visiteremo 3 degli angoli più caratteristici del Montello: la Busa delle Rane e la Valle delle Tre Fonti con la Grotta di San Girolamo.
- Passeggino/Carrozzina: No
Il percorso
Oggi si va sul Montello in quella che forse è stata una delle prime camminate su questa collina trevigiana. E con noi c'è la cugina Anisa. Dal parcheggio andiamo a sinistra verso la chiesa parrocchiale di Bavaria (Via F. Baracca) e una volta superata saliamo sulla destra per Via U. Sacco. Questa parte iniziale è un po' assolata e urbanizzata ma ben presto il bosco ci inghiottirà.
L'autunno non si mostra ancora in tutta la sua bellezza ma possiamo percepire il suo arrivo poichè non udiamo più cicale, grilli e uccellini che cinguettano felici. Questi ultimi probabilmente stanno preparando la valigia per i lidi più caldi e la loro mamma gli dirà: hai messo questo? hai messo quello? ricordati di chiudere il nido a chiave...ahahahahah
Il primo tratto di salita non si fa sentire anche se Marco Albino come al solito si prende un po' indietro e per riprendere il gruppo di testa facciamo le corse a scatti simulando la supergattovelocità dei Superpigiamini (un cartone animato che guarda spesso). Arriviamo nei pressi del capitello della Madonna del Bosco e giriamo a destra per restare sempre in Via U. Sacco; 200 metri e prendiamo il sentiero sulla sinistra seguendo le indicazioni per Busa delle Rane e Croce di Francesco Baracca.
Finalmente possiamo dire di essere immersi nel Montello e Samuele inizia un po' a scalciare perchè vorrebbe camminare pure lui; mamma e Anisa hanno il loro bel da fare per deviare la sua attenzione verso le foglie degli alberi. In breve siamo presso la Busa delle Rane. Dobbiamo prestare un po' di attenzione poichè è in basso a sinistra e rischiamo di passarvi oltre senza vederla. Recentemente non ha piovuto molto e questo piccolo specchio d'acqua è un po' in secca.
Ci rimettiamo in marcia andando diritti e all'orizzonte Sebastian risconosce in mezzo al bosco il rosso della bandiera italiana e giunti in quel punto, scendiamo un attimo per la valletta a destra per arrivare alla croce di Francesco Baracca (il celebre aviatore italiano), posta nel luogo in cui cadde il suo aereo durante il primo conflitto mondiale.
Torniamo subito su verso la bandiera e proseguiamo la nostra passeggiata seguendo la via a sinistra...ma ci accolgono due sorprese. Impronte di cavalli da seguire come fossimo nel bel mezzo di una caccia al tesoro e un grande fossato (ops pozzanghera da superare). Oggi ho dimenticato gli scarponi Garmont, miei compagni di camminata...e devo cercare di non sporcare troppo le scarpe :-P
Sebastian cerca di pescare nella pozzanghera e con la coda dell'occhio vedo Marco mentre sta prendendo un sasso bello grande da buttarci dentro per fare un megasplash. Per fortuna Anisa lo convince a optare per sassi più piccoli altrimenti ci avrebbe lavato dalla testa ai piedi.
Sebastian è affascinato dalle felci che si trovano copiose lungo i lati del sentiero. Superiamo il primo bivio andando dritti e poi alla biforcazione successiva teniamo la sinistra; in mezzo al bosco possiamo intravedere i resti di una casa diroccata. La superiamoe in poco tempo siamo sulla strada asfaltata (Via Lama).
Saliamo su per il Montello dirigendoci a destra e avanti tutta per circa 1km (Via Lama).
La strada non è per nulla trafficata e la salita non si fa sentire anche perchè in questo periodo il caldo è solo un ricordo. Ogni tanto mi prendo Marco Albino sulle spalle perchè avendo le gambe più piccole fatica a tenere il passo.
Incrociamo qualche bicicletta ma se non fosse per le grida dei bimbi con Samuele che fa il verso ai fratelli, probabilmente saremo quasi in un silenzio totale. Passiamo accanto alla baita allegra che sinceramente non so cosa abbia di allegro visto che l'ho sempre vista chiusa in tanti anni che bazzico questo zone. Poco dopo ci ritroviamo in un breve tratto senza bosco ai lati.
Ci reinoltriamo nel bosco e con qualche altra sgambata giungiamo nei pressi del cartello per la Valle delle 3 Fonti e seguiamo il sentiero sulla destra fino a vedere la Grotta di San Girolamo e la Fontana che però è senza acqua. L'intera area è un po' lasciata a se stessa e mi raccomando di tenere ben saldi i piedi per terra per evitare scivoloni.
Sebastian e Marco vorrebbero entrare in profondità nella grotta, e cercano con le pile di fare luce tra gli anfratti, ma non c'è molto e forse più che grotta, potremo chiamarlo riparo.
Ora è il turno di Samuele che non ha più voglia di stare sul marsupio con mamma e decidiamo di fare una piccola sosta nell'area pic nic li vicina. Torniamo quindi sui nostri passi e giunti in Via Lama proseguiamo a destra e fatta la curva, sulla destra tra i rami vediamo i tavoli dell'area pic nic. Oggi merendina salutare con mele, pere e noci...Marco Albino che è più fruttariano gradisce, mentre Sebastian reclama i biscotti. Samuele basta magnar e va tuto ben (basta mangiare e va tutto bene)!!!!
Finiamo il frugale pasto e recuperiamo gli avanzi. Siamo pronti per la discesa.
Andiamo nuovamente in Via Lama e seguiamo andando a sinistra il percorso dell'andata, senza però prendere il sentiero per la casa diroccata. Procediamo sempre dritti lungo la strada asfaltata che ad un certo punto diventa sterrata e a sinistra possiamo vedere un grande giardino con una casa arancione.
Sempre dritti senza mai deviare e poco dopo eccoci nuovamente con l'asfalto sotto i piedi, zigzag tra le curve e tra i rami vediamo il Capitello della Madonna del Bosco. Riprendiamo Via U. Sacco andando a sinistra e in men che non si dica saremo all'auto.