Passeggiate in Collina a Treviso

Sentieri Castelcucco tra dolci colline e bosco del gigante

Sentieri Castelcucco tra dolci colline
Km e Tempo di percorrenza: 6,8 km | 2.5 h
Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 202mt
Difficoltà: Media
Punto di partenza: Parcheggio in Via Gagliardi Vincenzo a Castelcucco
Descrizione breve: Sentieri Castelcucco tra dolci colline. Cammineremo all'ombra del bosco passando per il Bosco del Gigante e l'oratorio di San Bortolo. Piccolo tratto esposto al sole lungo il Col dell'Asse e ritorno di nuovo tra il verde degli alberi.
Passeggino/Carrozzina: No
Sentieri Castelcucco tra dolci Colline

Il percorso

Ieri sera Sebastian si è ricordato del Gigante che si specchia nel lago. Oggi tappa al Bosco del Gigante a Castelcucco, allungando però l'itinerario fatto circa un anno fa (approfittiamo del fatto che Marco Albino e Samuele sono all'asilo). Se volete la versione più corta del percorso potete vedere questo itinerario Bosco del Gigante a Castelcucco.

Incentivare Sebastian a camminare è abbastanza semplice, basta dirgli che poi si va a mangaire fuori in agriturismo/ristorante e lui felicissimo farà la camminata con una carica in più. La tappa dopo la paseggiata è l'Agriturismo al Capitello di Monfumo a circa 3km da qui.

Il parcheggio dove abbiamo messo l'auto ha anche il parco giochi di fronte, e tra me e me penso: due incentivi in più!

Raggiungiamo la rotonda e andiamo a destra in Via Vallorgana, superiamo la vecchia latteria e subito dopo svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per il Bosco del Gigante; Sebastian dopo qualche passo si ricorda il luogo (non sapeva la nostra meta di oggi) e dice a Evelina: ma qui ci siamo già stati!

In men che non si dica siamo al cospetto del gigante del lago, e ci fermiamo ad osservarlo. Andiamo avanti, oltrepassiamo il ponte con le sue cascate e poi entriamo nel bosco. Verde, pace, tranquillità e ucelli in festa; accelero un po' il passo per godermi tutto questo mentre mamma e figlio sono più indietro a parlottare.

La via è ben battuta, al primo bivio (tra i rami vedete un numero 4) scendiamo sulla destra, mentre al secondo saliamo sulla sinistra. Usciamo dal bosco accolti dal raglio di un asino che visto il caldo se ne sta tranquillo nella sua capanna. Seguiamo le indicazioni per l'Oratorio di San Bortolo.

Camminiamo lungo il perimetro di questo piccolo spazio verde e raggiunte le case andiamo a sinistra, rientrando poco dopo nel bosco. Siamo in un tratto in salita non impegnativo. In poco tempo sbuchiamo sulla strada asfaltata e andiamo a destra.

Superiamo la curva e vediamo l'Oratorio di San Bortolo che domina questa parte di collina. Questa piccola costruzione fu costruito su una preesidente cappella longobarda. Tra me e me ragiono su questi longobardi che ultimamente sembrano rincorrermi e mi riprometto di approfondire le loro tracce nella marca trevigiana.

Breve pausa nel prato antistante l'Oratorio e continuiamo il cammino in dolce salita seguendo la strada principale. La costante di questa camminata è l'orchestra degli uccellini che ci sta accompagnando con qualche grillo che ogni tanto prova invano a seguire il loro ritmo.

Sulla destra in posizione a metà crinale scorgo un magnifico albero in fiore e lo indico a Evelina che riconosce subito il castagno, è la prima volta che vedo la sua fioritura così maestosa e appariscente.

Sebastian vuole fare qualche foto e gli passo la macchina fotografica, poi ci chiama e dice: Perché sulle passeggiate non ci sono mai foto di voi due insieme? In effetti a ragione e quindi prendo Evelina per mano e ci incamminiamo con Sebastian che fa qualche scatto.

La strada è ora in discesa ed Evelina a lato del sentiero scorge le fragoline di bosco e spiega a Sebastian la differenza rispetto a quelle "matte", poi mi guarda e dice "di sicuro camminando con me non si muore di fame". Ha pienamente ragione perché conosce tante bacche commestibili e più di una volta ci ha letteralmente rimpinzato il pancino.

Facciamo una curva e davanti a noi si palesa il massiccio del Grappa. In breve raggiungiamo la strada principale (Via Vallorgana) e proseguiamo sulla destra. Prestiamo attenzione perché non c'è marciapiede ma dopo qualche centinaio di metri a sinistra vediamo una strada che sale (Località Coe) e la prendiamo.

Per la gioia (si fa per dire) di Sebastian è anch'essa in salita ma fatta una curva sulla destra c'è una piccola parete di roccia e ci fermiamo qualche minuto per fare prove di arrampicata. Andiamo avanti alla nostra destra un filare di ulivi mentre a sinistra il panorama verde dei boschi di Castelcucco.

Questo tratto di sentiero è esposto al sole che a quest'ora (saranno le 11 più o meno) ci fa sudare. Raggiunta una curva procediamo diritti lungo lo sterrato che è molto più ombreggiato.

Un rametto spezzato trovato lungo il sentiero diventa una penna con cui disegnare sul terreno la mappa del percorso, poco dopo siamo ad un bivio (abbiamo raggiunto il punto più alto di questa passeggiata di oggi) e andiamo diritti in discesa.

Seguiamo sempre questa stradina senza mai deviare, e Sebastian sente un belato potente provenire da qualche parte. Guardiamo tra i rami del bosco e non vediamo nulla. Passa qualche secondo un altro belato ma ancora nulla. Quando stiamo per andarcene sul prato di una casa si affacciano tre pecore belle cicciotte e forse per il caldo desistono dal volerci raggiungere (c'è comunque la recinzione).

Siamo quasi arrivati alla via principale e tra i rami si scorge il campanile di Castelcucco che sta rintoccando il mezzogiorno. Eccoci in Via Vallorgana, andiamo a destra fino a raggiungere l'auto e poi dobbiamo testare tutte le giostre del parco giochi pubblico.

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Galleria Fotografica

Alla rotonda a destra in Via Vallorgana
Alla rotonda a destra in Via Vallorgana
Passiamo accanto all'ex Latteria
Passiamo accanto all'ex Latteria
Scendiamo a destra seguendo indicazioni Bosco del Gigante
Scendiamo a destra seguendo indicazioni Bosco del Gigante
il Gigante del lago
il Gigante del lago
Bosco del Gigante
Bosco del Gigante
Attraversiamo il ponte
Attraversiamo il ponte
All'interno del Bosco del Gigante
All'interno del Bosco del Gigante
Attenzione al numero 4
Attenzione al numero 4
Al primo bivio continuiamo a destra
Al primo bivio continuiamo a destra
Al secondo bivio saliamo a sinistra
Al secondo bivio saliamo a sinistra
Usciamo dal bosco
Usciamo dal bosco
Indicazioni per Oratorio di San Bortolo
Indicazioni per Oratorio di San Bortolo
Rientriamo nel bosco...in salita
Rientriamo nel bosco...in salita
Verso l'Oratorio di San Bortolo
Verso l'Oratorio di San Bortolo
Giunti alla strada asfaltata a destra
Giunti alla strada asfaltata a destra
Oratorio di San Bortolo
Oratorio di San Bortolo
La strada è in leggera salita
La strada è in leggera salita
La strada diventa sterrata
La strada diventa sterrata
Castagno in fiore
Castagno in fiore
Camminiamo in dolce discesa
Camminiamo in dolce discesa
Raggiunta Via Vallorgana a destra
Raggiunta Via Vallorgana a destra
Saliamo per la strada Località Coe
Saliamo per la strada Località Coe
La salita continua tra gli ulivi
La salita continua tra gli ulivi
Prove di arrampicata
Prove di arrampicata
Proseguiamo dritti per lo sterrato
Proseguiamo dritti per lo sterrato
Camminando in collina
Camminando in collina
Andiamo diritti in discesa
Andiamo diritti in discesa
Avanti in discesa
Avanti in discesa
Raggiungiamo una casa
Raggiungiamo una casa
Pecore
Pecore
Quadrifoglio
Quadrifoglio
Usciti in Via  Vallorgana a destra
Usciti in Via Vallorgana a destra
Campanile di Castelcucco tra la vegetazione
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Agriturismo Al Capitello
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Cosa vedere

Bosco del Gigante con il suo particolare laghetto su cui si specchia il Gigante di roccia.

Oratorio di San Bortolo  edificato nel 1763 su di una preesistente cappella longobarda del VII secolo.

Punti di ristoro

Fontana presso il parcheggio dell'auto

Agriturismo al Capitello a Monfumo in Via Sassetti n. 5 - Tel. 0423 545167

 

Curiosità

Il nome Castelcucco deriva probabilmente dalla presenza di un Castello sulla cima del colle (Castel - Cucco).

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Nota Importante

Tutti i percorsi sono presentati nello stato di fatto in cui si trovano al momento della nostra camminata. PasseggiateTreviso.it non è collegata ai percorsi elencati e declina ogni responsabilità per eventuali errori ed omissioni presenti in questa guida.

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