- Km e Tempo di percorrenza: 5.15 Km | 1.30min
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 101
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Parcheggio del Parco Laghetti Blu in Via Fadalto Basso a Vittorio Veneto
- Descrizione breve: Certo il nome del lago non promette bene ma qui abbiamo trovato un sentiero tranquillo e ben curato che non presenta difficoltà. E se non ti piace camminare c'è una piccola spiaggia con parco giochi.
- Passeggino/Carrozzina: No
Il percorso
Era da un pezzo che volevamo venire in questo luogo, ma forse ci aveva tenuto lontano il suo nome "lago morto" che non fa presagire nulla di buono ;-) Invece ci siamo dovuti ricredere, un'area tranquilla con un sentiero ben segnalato (che corrisponde grossomodo al 1044), una vegetazione ricca e due aree pic nic (lato nord e lato sud). Insomma perfetta per una gita fuori porta.
Arriviamo al parcheggio dei laghetti blu, un pò difficile da trovare; dovrete prestare attenzione ai cartelli turistici che li indicano e poi scendere per la stradina che porta anche ad una centrale Enel.
Sono le 10 del mattino e c'è un pò di foschia, sopra di noi corre il viadotto del Fadalto con l'autostrada Venezia Belluno ma devo dire che a parte la vista, non intacca la tranquillità del luogo, i rumori delle auto si sentono a malapena.
Iniziamo la nostra camminata dirigendoci dalla parte opposta dei laghetti blu e dopo neanche 100 metri andiamo verso destra verso la Centrale idroelettrica, oltrepassiamo un ponte da dove possiamo godere di un bel panorama su tutto il Lago Morto e proseguiamo lungo la strada principale fino alla fermata del bus. Quindi andiamo a sinistra entrando nel Borgo di Basso Fadalto camminando tra le case. Passiamo davanti ad una chiesetta che un cartello indica aperta ma purtroppo il cancello è chiuso e decidiamo di proseguire lungo il nostro percorso.
In brevissimo tempo superiamo le case ed entriamo nel giro lago vero e proprio. Lungo il sentiero che raramente si presenta esposto ci sono numerose aree attrezzate per la sosta e gli esercizi ginnici. Continuiamo e la nostra attenzione viene attratta, in questo periodo in cui la natura sembra spoglia da dei fiori gialli molto appariscenti e poco più in la da un Bombo intento a fare il suo lavoro di fiore in fiore.
La vegetazione fatta per lo più di pini e faggi copre la maggior parte del tragitto, segno che d'estate qui la frescura è di casa; i saliscendi non sono mai impegnativi.
Notiamo alcune barche sulla riva e poco dopo una bellissima casa di colore rosso. Siamo quasi giunti sul lato sud del lago ed infatti dopo 5 minuti sulla sinistra ecco aree attrezzate, giochi per bambini e un chiosco. Scendiamo sul lungo lago (dall'inizio della camminata saranno passati 30minuti) e da qui guardiamo il ponte sul lato nord dove eravamo prima e il panorama sul Fadalto. Prendiamo un caffè al chiosco, l'ora non è propizia per il pastin che qui mi dicono essere eccezionale.
Proseguiamo oltrepassando il parco giochi e riprendiamo il sentiero, da questa parte il tragitto è ancora più agevole l'autostrada corre sopra le nostre teste, ma non ci disturba più di tanto. Un cagnone ci viene incontro col suo padrone e dopo qualche coccola prosegue anche lui. Dopo una ventina di minuti troviamo un bivio con un cartello 1044 e una stradina bianca che sale sulla destra, la prendiamo (o meglio all'inizio eravamo andati dritti ma ci eravamo trovati di fronte a un cancello sbarrato, e siamo dovuti tornare indietro) e in poco tempo siamo al parcheggio.
Ma non risaliamo subito in macchina, per entrare nel parco dei laghetti blu, un'oasi di relax ben curata con tavoli pic nic e acque limpide. Credo facciano anche parecchie iniziative qui. Breve giretto qui e poi su in auto per il ritorno a casa.