- Km e Tempo di percorrenza: 5,3 Km | 1.5h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 47
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Parcheggio in Piazza dei Monumenti Grande Guerra Salettuol
- Descrizione breve: Se cercate tranquillità, senza la possibilità di incappare in moto e biciclette questo è il posto che fa per voi. Un percorso tranquillo nell'area golenale del fiume Piave
- Passeggino/Carrozzina: No
Il percorso
All'interno dell'Oasi Codibugnolo, percorreremo a tratti alterni parte del percorso "Piavenire" che punta a mostrare al visitatore la grande ricchezza naturale ancor'oggi visibile lungo il fiume Piave.
Parcheggiata l'auto in Piazza dei Monumenti della Grande Guerra, prendiamo la strada posta di fronte, verso la chiesa di San Rocco (Via Salettuol), oltrepassiamo la piccola chiesa e dopo circa 150 metri saliamo una piccola rampa sulla destra per entrare nell'Oasi.
Incontriamo alcuni cavalli che stanno uscendo e sia Sebastian che Marco Albino si fanno da parte un po' impauriti. Il primo tratto è proprio immerso nel bosco e ahimè per noi nelle zanzare. Prendiamo i bimbi in braccio e facciamo una piccola corsa per uscire.
"Usciamo" nei pressi di una radura e iniziamo a seguire le frecce colorate che ci indicano il percorso. La stradina bianca è molto agevole e Marco appena partito decide che è tempo di giocare con i sassi... d'altronde si è appena svegliato dal sonno pomeridiano e non possiamo metterlo subito nello zaino.
Stiamo lì tutti insieme a fare costruzioni con i sassi e dopo 10 minuti nonostante le proteste del più piccolo, lo carichiamo e continuiamo il cammino. Di fronte a noi ecco un albero secco con il nido del picchio sulla sommità. Il percorso è agevole e in questo frangente basterà come già detto seguire le frecce che ci indicano la via. Lungo tutto il tragitto potremo notare le varie essenze arboree presenti come il pioppo nero, il carpino, il biancospino, il gelso nero e l'immancabile robinia.
Arriviamo ad un bivio con un pannello esplicativo dell'Oasi e qui prendiamo la stradina sulla sinistra che in breve ci introdurrà nell'area umida (per fortuna senza zanzare). Sul fusto degli alberi di tanto in tanto è appeso un cartello che ci mostra la popolazione di volatili dell'area (la cinciallegra). A proposito di volatili, nel cielo un biplano che rompe il silenzio che finora ci ha accompagnato. Oltrepassiamo alcuni ponticelli e arriviamo ad una radura con una bella tettoia in legno con dei tavoli e delle panche dove decidiamo di fare un picnic.
Evelina prima di partire ha fatto la torta al cioccolato ed è tempo di assaggiare come è venuta. Ci fermiamo qui per un buon 20 minuti giocando a rincorrerci e a lanciare un aereo di polistirolo che Sebastian si è portato da casa.
Per proseguire attraversiamo la radura anche se non ci sono più indicazioni, ma c'è un piccolo sentiero battuto che decidiamo di intraprendere. Ogni tanto dobbiamo farci spazio tra gli arbusti e in circa 5 minuti sbuchiamo in un sentiero molto più segnato. Andiamo a sinistra e poco dopo in corrispondenza di un altro bivio andiamo a destra. Camminiamo per circa 15 minuti e in corrispondenza di un incrocio di sentieri, andiamo a destra (come punto di riferimento potete vedere poco prima dell'incrocio un albero sulla destra con la targa wwf).
Da qui inizia il nostro rientro accompagnati dal canto di qualche uccello, ai lati troviamo spesso degli olivelli spinosi e della rosa canina. Dopo circa 15 minuti arriviamo al pannello dell'Oasi trovato all'inizio e da lì un altro po' di cammino siamo all'auto. Tornando indietro i bimbi si accorgono che a lato della chiesa di San Rocco ci sono scivolo e altalena; il resto lo potete immaginare.