- Km e Tempo di percorrenza: 5.3 Km | 1.5h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 148
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Parcheggi in via Caduti in Guerra a Sant'Antonio Tortal (vicino le Poste)
- Descrizione breve: Partendo dal centro del paese di Sant'Antonio Tortal, e passando attraverso prati fioriti e boschi, arriveremo ai canyon Brent de l'Art. Il ritorno seguendo l'anello dei Brent de l'Art tra il verde del bosco
- Passeggino/Carrozzina: No
Il percorso
Un percorso tranquillo al confine tra le province di Belluno e Treviso, da fare con tutta la famiglia in primavera, estate ed autunno e che partendo dal centro del paese di Sant'Antonio Tortal ci porterà ai dei Brent de l'Art, i caratteristici canyon scavati dal torrente Ardo (Art nell'idioma locale) nella roccia. Seguiremo dapprima delle tranquille vie del paese per poi inoltrarci nel sentiero protetto.
Lasciamo l'auto nel parcheggio vicino alle poste del paese e guardandoci attorno ci coglie subito un bellissimo panorama sulla Val Belluna e sulle cime predolomitiche; anche ai bimbi scappa un "wow", ma è riferito al parco giochi poco più in la.
Raggiungiamo la strada statale percorrendo Via Caduti in Guerra e andiamo a destra fino a raggiungere il cimitero del paese. Sebastian e Marco Albino si divertono a fare gli equilibristi sopra le murette, Samuele vorrebbe imitarli ma ha voluto salire subito sullo zaino e io ed Evelina gli diciamo un bel: la prossima volta cammina che ti diverti di più.
Raggiunto il cimitero, giriamo a sinistra e seguiamo la strada asfaltata tra stupendi prati fioriti e viste sui boschi e sulle predolomiti; in lontananza si odono anche i campanacci delle mucche al pascolo, una sensazione davvero rilassante.
Facciamo un bel curvone e raggiunto il campo da calcio di Sant'Antonio Tortal seguiamo le indicazioni per i Brent de l'Art. Camminiamo fino ad un incrocio e andiamo a destra. Entriamo nella zona a traffico limitato e una mappa ci indica l'inizio dell'Anello dei Brent de l'Art.
Accanto alla mappa un cavallo sta brucando l'erba. Marco Albino non sembra interessato al quadrupede e io e lui proseguiamo avanti staccando il gruppo mamma. Tra questi bei prati fioriti si potrebbe camminare per ore. La strada si fa sterrata e tutti i bimbi iniziano a correre, facendo anche delle belle capriole. Samuele incappa in piccolo fosso e cade ma si rialza subito e ride.
Al bivio restiamo sulla sinistra e poco dopo notiamo che il gruppo mamma è molto staccato ma un motivo c'è. Evelina ha trovato delle more e Sebastian e Samuele ne mangiano a "piene mani". Sebastian ha compassione di noi e ce ne porta qualcuna, poi inizia a fare la spola.
Raggingiamo una casa e gli ex-parcheggi dei Brent de l'Art e subito dopo oltrepassando delle sbarre andiamo a sinistra e qui comincia una bella discesa. Finita la strada cementata dei cartelli ci indicano il sentiero sulla destra.
Questo tratto di discesa è un po' ripido e carichiamo Samuele sullo zaino, raccomandando ai bambini di scendere piano piano. In breve siamo al ponte dei Brent de l'Art e ci fermiamo ad osservare le rocce scavate dall'acqua e dal vento che sembrano quasi tagliate col coltello, la natura qui ha fatto un capolavoro.
Samuele vuole scendere ma per sicurezza lo tengo sullo zaino e raccolgo le pecorelle, oltrepassiamo il ponte e seguiamo il sentiero sulla sinistra. Poco più in la lungo il torrente notiamo le classiche torri di sasso costruite dai passanti ma andiamo oltre. Superiamo una passerella in legno e siamo nei pressi di un guado dove lasciamo giocare un po' i bimbi tra le rocce tra salti e piccole arrampicate.
Dopo il guado andiamo a sinistra e proseguiamo in piano, Samuele trova dei tronchetti a bordo strada e reclama la sua pausa gioco provando a suonarli come tamburo. Raggiungiamo un bivio e teniamo la sinistra seguendo le indicazioni del "Nordic Walking", sebbene Sebastian voglia andare a Signa.
Un po' di salita lungo un tratto un po' sassoso e Sebastian nota dei paletti gialli e neri sul bordo sentiero. Chiede informazioni e gli dico che indicano un possibile pericolo ed in effetti, c'è un dirupo. Passiamo oltre e camminiamo fino ad una vasca dell'acqua e seguiamo le indicazioni per Sant'Antonio Tortal.
Facciamo un breve tratto in discesa, attraversiamo un ponte e dopo una salitello sbuchiamo nei pressi di una radura con una casa ed una fontana a lato. Marco Albino si mette a bere, poi proseguiamo lungo la via principale in salita. Giungiamo ad un bivio e teniamo la sinistra. Superiamo la cabina dell'Enel e raggiunta la strada asfaltata andiamo a destra.
Qualche passo e sulla sinistra si puo' vedere una grande casa abbadonata e una strada sulla sinistra che la raggiunge, prendiamo questa strada e superiamo la casa. Poi ci reinoltriamo nel bosco e con una bella salita raggiungiamo le case del paese.
Proseguiamo sulla destra fino all'incrocio e lo attraversiamo in Via Donatori Sangue e poi a sinistra per raggiungere l'auto. La stanchezza dei bimbi alla vista del parco giochi svanise e si trasformano in Duracel eterne.
Per finire questa giornata in bellezza, sosta al chiosco di fronte alla Chiesetta Alpina verso passo san Boldo per gustare un sostanzioso panino con birretta...ovviamente non i bambini. Se il chiosco è chiuso potete fermarvi al bakaro a Tovena (subito sotto Passo San Boldo) un ambiente caratteristico con i cicchetti tipici veneti.