- Km e Tempo di percorrenza: 6 km | 2.5 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 207mt
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Parcheggio lungo Via Corin poco prima di Via Sach a Valmareno
- Descrizione breve: Immersi nei boschi delle Prealpi Trevigiane partendo dalla Val Corin e connettendoci al Troi della Fontana raggiungeremo Castelbrando. Al ritorno tappa obbligata presso il Ristorante Mokambo a Follina
- Passeggino/Carrozzina: No
Il percorso
Oggi siamo in 6 perchè a noi si è unita la cugina Anisa che ci aiuterà a tenere a bada i 3 mattacchioni. Arriviamo in Val Corin alle 9.00 ed è un po' freschino, tanto che Sebastian ha la pelle d'oca. Piccola colazione fuori dall'auto prima di partire e vai...si cammina.
Trovare parcheggio non è semplicissimo ma prima di incrociare Via Sach troverete sul lato sinistro un piccolo spazio dove ci stanno 3 auto. Camminiamo verso la montagna fino ad incrociare Via Sach e prendiamo la stradina che scende sul lato opposto (a destra). Attraversiamo un ponticello da cui vediamo uno scorcio quasi da giardino zen e poi una sbarra.
Inizia una dolce salita, poco più avanti alla nostra sinistra una grotta con la Madonna, intorno a noi i fiori devono ancora schiudersi perchè qui siamo all'ombra e stanno aspettando il tepore del sole.
Seguiamo sempre la strada principale senza mai deviare, facciamo una curva a sinistra (lasciando una sbarra alla nostra destra). A Sebastian non piace la salita e mi dice che si sta annoiando e per ravvivare un po' il clima io e Anisa iniziamo a raccogliere delle pigne con lui. Marco Albino, Samuele e la mamma proseguono imperterriti lungo la via.
Raggiunta una nuova curva ci troviamo di fronte la segnaletica per Valmareno - Castelbrando - Sentiero 1028A che seguiamo anche al successivo bivio. Arriviamo nel sentiero sovrastante una casa con una nuova segnaletica 1028A e qui facciamo una piccola pausa perchè Evelina ha trovato dei fiori da fotografare. Peccato che Samuele nel marsupio si muova parecchio e il 90% delle foto risulta mosso. Incarichiamo Anisa per le fotografie così da tenere meglio a bada i bimbi visto che ci sono più tratti esposti
Il sentiero è ben battuto e non c'è rischio di perdersi, siamo circondati da una fitta vegetazione che con il suo verde rilassa i nostri occhi; troviamo acacie, ippocastani, castagni, noccioli. Ogni tanto alla nostra destra la vegetazione lascia spazio ad alcuni scorci sulla pianura sottostante e sulle Colline del Prosecco.
Anisa aiuta Sebastian che vuole fare lo scalatore in alcuni passaggi. La vegetazione si fa via via più rada e arriviamo ad un tratto scoperto con una parete rocciosa. Bimbi saldi nella mano e sempre avanti.
Rientriamo tra la vegetazione e proseguiamo. Sebastian ci chiede cosa sono alcuni anfratti nella roccia e gli diciamo che probabilmente li dormono alcuni animali ed è meglio non avvicinarsi.
La via diventa una strada bianca e siamo in prossimità di un cancello che ci introduce al comprensorio di Castelbrando. Superiamo una tavola con panchine, e siamo di fronte a Castelbrando (a sinistra c'è una mappa con i percorsi possibili).
Entriamo, breve giro all'interno e poi usciamo per l'entrata principale (dove c'è la torre), andiamo a sinistra e saliamo per la strada asfaltata e alla curva a gomito prendiamo la strada bianca sulla destra che coincide con il percorso delle fate.
Questo tratto è esposto al sole, superiamo una fontana in secca e successivamente un cancello, continuiamo a salire a zig zag fino ad arrivare in vetta ove è presente una panchina e una fontana non potabile.
Piccola sosta e poi scendiamo a zig zag per il sentiero opposto alla fontana. Marco Albino comincia a dare segni di cedimento e lo carico sulle spalle. In breve tempo ci ricongiungiamo con il troi della fontana (visto all'andata) e andiamo a destra (c'è vicino un cartello di Divieto di Caccia).
Camminiamo in leggera discesa e con grande sorpresa dei bimbi i fiori che al mattino erano chiusi ora si sono aperti.
Arriviamo al bivio con la segnaletica (Castelbrando- Valmareno - Sentiero 1028A) e scendiamo sulla sinistra. Ora non c'è più pericolo di "perdersi" proseguiamo in discesa io e Marco davanti a tutti, ma forse facevamo bene a restare con il gruppo perchè la mamma e Anisa hanno trovato le more e con Sebastian fanno man bassa, anche Samuele gradisce.
Arriviamo all'auto che è quasi mezzogiorno e in 5 minuti siamo al Ristorante Mokambo a Follina. Buon Pranzo a tutti ;)