- Km e Tempo di percorrenza: 9,7 Km | 3.30h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 375
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Spiazzo nella congiunzione tra Via Bosco del Madean e il Troi dei Cavai a Miane
- Descrizione breve: Piacevole passeggiata sulle Prealpi Trevigiane in leggera salita per arrivare dapprima a Casera Salvedela e poi proseguire per Malga Mont e la vetta del Monte Crep
- Passeggino/Carrozzina: No
Arriviamo al parcheggio verso le 9.45, dopo aver attraversato le colline del Prosecco con i loro magnifici terrazzamenti. Appena scesi dall’auto di fronte a noi un belvedere sulla pianura trevigiana, c’è un pò di foschia e la vista non è nitida.
Proseguiamo seguendo le indicazioni per Forcella Mattiola, imboccando una mulattiera ben tenuta in leggera salita, sbirciando ogni tanto sulla destra possiamo intravedere tra i faggi i laghi di Revine e la vetta della nostra meta, il Monte Crep.
A sinistra il fianco della montagna con carpini, faggi e ogni tanto qualche betulla. Il sottobosco è molto pulito e di tanto in tanto la roccia ci lascia intravedere l’azione erosiva del vento sulla sua superficie. Dopo circa una ventina di minuti, inizia un breve strappo in salita delimitato da una staccionata che in pochissimo tempo ci porta alla forcella.
Dalla forcella seguiamo le indicazioni per Malga Mont camminando verso destra per circa un’altra mezz’ora; il versante destro della montagna deve essere stato appena disbocato mentre sulla sinistra invece si fa largo una pineta e in lontananza alcune casere.
Dopo una curva ecco apparire il tetto di Casera Salvedela Nuova con il camino esterno per le grigliate. Qualcuno deve esserci stato di recente poichè si sente ancora il profumo della carne cucinata. Lungo il muretto dietro le massicce panche di legno esterne c’è anche un rubinetto con dell’acqua non potabile.
Entriamo nella casera, a piano terra una angusta entrata con una cucina economica un pò datata, un’altra sala con un bel tavolo in legno con delle panche e il libro per le firme degli ospiti. Al piano primo due camere con 4 posti letto (ma senza materassi). Dopo questa breve visita...mi sembrava di essere un agente immobiliare mentre illustravo ai miei compagni di camminata la casa...decidiamo di proseguire per Malga Mont (altri 30 minuti di cammino).
I pini fanno da cornice alla mulattiera e arriviamo ad un bivio che all'inizio mi fa pensare...non mi ricordo più la strada; ma la segnaletica è ben precisa e seguiamo le indicazioni per la malga...anche se in salita :p
Proseguiamo e arriviamo ad un altra salita con la strada che da mulattiera diventa cementata, all’orizzonte una sbarra e un cancelletto pedonale; ormai siamo arrivati e infatti oltrepassato il cancelletto eccoci in vista della malga, e ben visibile alla nostra destra l'imponente croce che svetta sul Monte Crep (1346 mt slm).
Facciamo una breve visita al bivacco con la sua lunga tavolata, la cucina e un’altra stanza con dei letti; la malga in questo periodo (aprile) è chiusa, credo riaprirà verso fine maggio/inizi di giugno.
Ci sediamo sulle panche adiacenti al bivacco, crogiolandoci al sole e dopo un pò di chiacchere e qualche bevuta...di acqua, decidiamo di guadagnare la vetta del Monte Crep. Guadagnare è una parola un pò grossa visto che in 10 minuti siamo già alla meta : ).
Dalla vetta del Monte si apre un panorama mozzafiato a 360* con la pianura trevigiana, il Col Visentin, Col de Moi, la Val Bellula e le sue Montagne. Tira un pò di vento e nonostante sia molto caldo ci rimettiamo la felpa. Sopra di noi ecco volteggiare alcuni parapendii.
Stiamo per un pò ad ammirare il paesaggio, è davvero uno spettacolo. E’ ora di pranzo ormai ma visto la giornata molto calda e il sole….che ci abbrustolisce decidiamo di pranzare in Casera Salvedela Nuova che presenta più spazi ombreggiati.
Arriviamo in Casera e mangiamo i nostri panini e un pò di noci, e dopo un pò di riposo ed è ora di rientrare, ma quale percorso scegliere?
Se soffrite di vertigini o avete bambini vi consiglio di tornare seguendo a ritroso il percorso dell’andata. Questa volta io non ho la famiglia al seguito e pertanto decidiamo di intraprendere il sentiero panoramico che parte dietro la Casera. Il sentiero molto stretto si inoltra tra dei pini spogli e al suo interno c'è un bel venticello. Dopo circa 15 minuti ecco un tratto di cielo all’orizzonte e usciamo dalla pineta. Il sentiero è sempre molto stretto con un lato esposto e senza protezioni, ma il nostro orizzonte spazia sulle colline di Conegliano Valdobbiadene e notiamo benissimo il corso del fiume piave. Devo stare un pò attento a fare le foto perchè il versante è molto ripido e se cado, ci rivediamo direttamente in pianura :p.
Rientriamo nel bosco ed ecco una piccola costruzione in pietra, stiamo attenti a non prendere il sentiero che ci porta al Santuario del Carmine ma andiamo diritti tra faggi e carpini. In breve tempo siamo sulla staccionata vista stamattina prima di arrivare alla Forcella Mattiola e da li andando a sinistra in 20 minuti siamo all’auto.