- Km e Tempo di percorrenza: 5.2 Km | 3,5h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 246
- Difficoltà: Media
- Punto di partenza: Parcheggi vicino Malga Mariech
- Descrizione breve: Se cercate i panorami a 360° questa è la passeggiata giusta. Raggiungeremo la vetta del Monte Cesen, per poi disecndere e fare ritorno sul suo fianco Sud
- Passeggino/Carrozzina: No
Approfittando delle temperature settembrine, decidiamo di intraprendere questa camminata verso la vetta del Monte Cesen. Arriviamo in auto al parcheggio della Malga dopo aver superato 15 tornanti e con Marco Albino stanco di stare sul seggiolino. La camminata è quasi interamente esposta al sole e pertanto ve la sconsiglio nei mesi più caldi.
Appena scesi brioche d'ordinanza per caricare le energie. Sebastian vede subito delle mucche intente a bere dalla pozza di abbeveraggio e vuole subito andare a conoscerle.
E' abituato a stare a contatto con questi animali perchè spesso lo portiamo presso l'Azienda Agricola La Perla di Ponzano (dove prendiamo il latte crudo) a vederle e ad accarezzarle. Comunque il panorama che si apre ai nostri occhi è da subito mozzafiato, una splendida vista sulla Val Belluna, le vette fetrine e alcune cime dolomitiche, non oso immaginare i colori che si possono ammirare da qui al tramonto.
Si parte! ci incamminiamo verso il Sacrario della Seconda Guerra Mondiale visibile dal parcheggio e seguiamo il sentiero (il segnavia è il 1008 e ci accompagnerà per tutta l'andata anche se a votle devieremo per stare in quota) restando in cresta, alla nostra destra il panorama sulla Val Belluna è sempre presente
Dobbiamo fare un pò di slalom tra le cacche di mucca e in breve e senza fatica raggiungiamo quella che sembra essere una stazione metereologica, qualche ape gironzola nei dintorni. Qualche saliscendi e raggiungiamo dei ruderi con una pozza di abbeveraggio, qui vicino non ci sono mucche, ma le intravediamo verso la cresta del Monte Cesen (c'è una croce in vetta).
Apriamo il recinto elettrificato, i pascoli sono ricchi di bardana e achillea che mamma Evelina conosce bene. Sebastian vuole andare ad accarezzare nuovamente le mucche, mentre io e Marco Albino proseguiamo la salita verso la vetta.
Sebastian ed Evelina ci raggiungono in breve e guadagnata la vetta, restiamo incantati dalla vista che si può godere da quassù, vediamo anche parte del corso del Piave. Le mucche dei dintorni sono molto amichevoli e ci vengono incontro, la croce è circondata da una staccionata con un recinto elettrificato per evitare che i quadrupedi ci entrino. Sebastian dice che quest'area è il suo castello e inizia a fare il cavaliere coraggioso, mentre Marco cerca qualcosa per arrampicarsi.
Usciamo dal recinto e le mucche ci vogliono talmente bene che dobbiamo correre un pò per seminarle. Proseguiamo diritti lungo il sentiero, scendendo il crinale del monte.
Di fronte a noi il Monte Grappa coperto dalle nuvole e il Monte Tomba. La discesa in alcuni tratti è un pò impegnativa anche per lo slalom tra le cacche :-) e in alcuni frangenti l'ho fatta con il sedere e i bimbi a ridere.
In un chilometro di cammino scendiamo da 1570mt del Monte Cesen ai 1400mt e raggiungiamo un crocicchio dove decidiamo di fare la pausa picnic. Io decido di andare un pò più la dove trovo alcuni ruderi e una croce messe dall'Associazione Alpini di Segusino e dalla quale (nuvole permettendo) è visibile il corso del Piave.
Torno dalla famiglia ;-) e mangiamo taralli, formaggio e patatine. Ci accorgiamo di aver quasi finito l'acqua e quindi io ed Evelina ne lasciamo un pò per i bimbi (lungo il percorso non ci sono fontane).
Dopo mezz'oretta di pausa è tempo di incamminarci per il ritorno, anche perchè alcune nuvole basse sembrano venire nella nostra direzione e non vorremo trovarci in mezzo e poi faticare ad orientarci. Per il ritorno prendiamo il sentiero appena sotto a quello dell'andata che cammina lungo il crinale sud del Monte Cesen.
Il sentiero è un pò stretto e teniamo i bimbi per mano, Marco si lamenta un pò che non vuole camminare, probabilmente la discesa di prima lo ha fiaccato per bene. Lo prendo in braccio e proseguiamo. Ringraziando il cielo, in questo primo tratto di ritorno, ombra e sole si alternano. Camminiamo anche nel sottobosco tra pini, farnie ed altre essenze arboree.
Evelina la cacciatrice di erbe trova lungo la via bacche di ginepro e lamponi...specie per questi ultimi Marco è al settimo cielo e li ingoia. Io spiego a Sebastian dove stavamo camminando la mattina sopra la cresta del Monte Cesen.
Dopo qualche saliscendi e alcuni passaggi tra le rocce, lasciamo la frescura del bosco ed usciamo allo scoperto, Malga Barbaria dall'altro lato del crinale è sempre all'orizzonte. Sentiamo il verso di alcune poiane, con alcuni bellissimi esemplari che volteggiano sopra la nostra testa.
Continuiamo lungo il sentiero e raggiungiamo Malga Fossazza (chiusa) e da qui la strada si fa più larga ed agevole e la salita per raggiungere Malga Mariech si fa sentire. Carico Marco Albino sulle spalle e facciamo le aquile. Una ventina di minuti ed ecco Malga Mariech.
Arrivati in vista dell'auto, Sebastian si accorge subito dello scivolo e dell'altalena...Marco in un batter d'occhio itende tutto e mentre io ed Evelina siamo stracchi (stanchi non rende l'idea) loro partono in quarta verso nuove e incredibili avventure nel parco giochi.