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Storie e Leggende Trevigiane

La Crociata contro un sol uomo

la Crociata contro Ezzelino da Romano

Era il 1260 quando a San Zenone la vasta dominazione degli Ezzelini sul Veneto fu letteralmente spazzata via dall'unica crociata indetta non per liberare i luoghi santi ma per distruggero e annientare una famiglia, per l'appunto quella dei Da Romano detti anche Ezzelini.

MA COME SI ARRIVO' A TANTO?

La parabola di questa famiglia nobiliare abbraccia un periodo che va dall'anno 1000 fino al 1260.

Fedeli alleati degli imperatori partirono dal feudo di Onara (vicino Cittadella) per allargarsi a Castello di Godego e a Romano (poi d'Ezzelino).

Il più famoso della dinastia fu certamente Ezzelino III ? che aveva in mente l'unificazione dell'alta Italia (Lombardia, Veneto e Friuli) sotto il suo dominio ...cosa che riuscì alla Serenissima Repubblica di Venezia.

Alleato fidato dell'imperatore Federico II di Svevia, all'apice del suo potere arrivò ad estendere la sua influenza su Treviso, Vicenza, Padova, Verona, Rovigo e anche Ferrara, Mantova e seppur per un breve periodo Brescia.

Tenne il dominio di così vasti possedimenti con terrore e violenza ?, inimicandosi i liberi comuni, Venezia e il papato.

Nel 1255 il Papa Alessandro IV, stanco della spregiudicatezza di Ezzelino (e soprattutto vista la morte di Federico II di Svevia nel 1250) gli bandì una crociata contro, aiutato da veneziani, trevigiani, padovani e ferraresi e chi più ne ha più ne metta.

Ezzelino III dopo aver tentato invano di aiutare i ghibellini di Milano che gli avevano chiesto aiuto fu catturato e morì in prigione a Soncino, era il 1259. Capostipite della casa diventò Alberico da Romano...e i guai per lui erano solo iniziati.

Alla notizia della morte di Ezzelino tutte le città che controllava si ribellarono e anche Treviso cacciò Alberico dalla città.

Questi si ritirò in fretta e furia con la sua famiglia nel Castello di San Zenone presso il Colle Castellaro, difeso da qualche guardia trevigiana e dai mercenari tedeschi che avevano seguito Ezzelino in tutte le sue battaglie.

I "crociati" arrivarono a San Zenone e posero l'assedio al Castello per ben 10 mesi.

La situazione per gli assediati volgeva al peggio e i mercenari tedeschi abituati alla mobilità di Ezzelino, mal tolleravano tutto questo immobilismo...e alla fine qualcuno tradì

Furono fatti entrare 30 crociati all'interno del castello ed Alberico andò nel panico più totale e abbandonate le sue camere si ritirò nelle segrete del maschio.

Il 24 agosto si arrese e fece aprire il portone del castello. Trasferito su un carro a Treviso, gli fu letta la sentenza di morte dal nuovo podestà della città. Sentenza che sarebbe divenuta esecutiva a San Zenone.

Il 26 Agosto Alberico era a San Zenone e assistette alla cancellazione degli Ezzelini dal mondo:
i figli maschi furono decapitati
le figlie femmine e la moglie furono arse vive
toccò infine ad Alberico che legato alla coda di un cavallo, venne trascinato su e giù per il Colle Castellaro fino a farlo morire.

I corpi di Alberico e del figlio più vecchio furono squartati e fatti a pezzi pubblicamente a Treviso. Ciò che restava fu inviato come trofeo alle città che avevano patito la tirannide dei Da Romano.

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