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Storie e Leggende Trevigiane

Le baruffe per San Tiziano

Baruffe per San Tiziano

San Tiziano nacque attorno all'anno 555 nell'isola di Eraclea, un lembo di terra tra le foci del Piave e del Livenza, oggi scomparso.

Il giovane fu inviato ad Oderzo (il principale centro della zona) per essere educato dal vescovo San Floriano che vide a poco a poco in lui maturare la vocazione e la dedizione verso i poveri.

Divenuto vescovo di Oderzo attorno al 617 d.C. si trovò un bel pò di grattacapi da sbrogliare tra cui l'ortodossia crescente nelle chiese delle venezie, i longobardi e la povertà diffusa.

Tiziano riuscì a mantenere Oderzo in seno alla chiesa cattolica senza cedimenti e morì ricco di meriti e virtù con la fama di taumaturgo nel 632 d.C.

Il suo corpo fu deposto in un sepolcro presso Oderzo e tutto il popolo accorse subito a venerarlo come santo attribuendo molti prodigi alla sua intercessione.

E QUI INIZIANO LE BARUFFE

Gli eracleani, vista l'origine di San Tiziano, cominciarono a reclamarne invano le reliquie.

Gli opitergini non volevano cedere e allora dei cittadini di Eraclea di notte ne trafugarono le spoglie, mettendole in una barca ormeggiata sul fiume Monticano, per poi cercare di raggiungere il Livenza.
Gli abitanti di Oderzo accortisi del misfatto si misero a inseguire questi ladri e li raggiunsero nei pressi di Motta e proprio mentre erano pronti a darsele di santa ragione , apparve un vecchio che li esortò a non ricorrere alla violenza ma a lasciare piuttosto che il corpo del Santo nella barca, indicasse loro dove voleva essere deposto.

La barca con il corpo del Santo iniziò a risalire il fiume Livenza e si fermò nei pressi di Portobuffolè vista la scarsa navigabilità del fiume in questa zona.

Gli opitergini ne approfittarono subito per caricare il Santo su un carro e potarlo nella loro città, ma i buoi non volevano muoversi.

Riapparve allora il vecchio misterioso che li incitò a pregare per avere un segno dal Santo e dopo 3 giorni di preghiere e digiuni una vedova del luogo ebbe una rivelazione divina.
Attaccò la sua mucca e il vitello che possedeva ad un carro dove pose il corpo del santo e poi lasciò il resto alle preghiere... tra lo stupore di tutti, i due animali cominciarono a diregersi verso Ceneda.

Varcate le porte della cittadina, San Tiziano compì subito un miracolo risanando una donna che da molto tempo era gravemente malata.

Il corpo del Santo fra l'entusiasmo di tutto un popolo fu, con tutti gli onori, collocato a Ceneda nell'antica chiesa dedicata alla Madonna Assunta.

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