Era il 9 Marzo del 1510, quando la Madonna apparve a un contadino mottense, Giovanni Cigana, che era solito dire quotidianamente il rosario presso un capitello (tutt'ora esistente).
Proprio mentre stava passando davanti al capitello gli apparve una visione celeste: una fanciulla, vestita di bianco,se ne stava seduta su un campo di grano.
Tra il Cigana e la Vergine si svolse un dialogo semplicissimo al seguito del quale la misteriosa Fanciulla gli chiese di digiunare insieme con la famiglia per tre sabati consecutivi, di predicare tale digiuno a tutta la popolazione di Motta e di proclamarlo per nove giorni continui in tutte le città, borgate e villaggi della terra trevisana.
Chi avesse digiunato con vera contrizione di cuore, avrebbe ottenuto misericordia e perdono.
La giovane gli chiese inoltre di far costruire una chiesa in legno, dove il popolo potesse radunarsi per la preghiera.
In seguito ai prodigi che si verificarono, l'autorità ecclesiastica istituì un processo canonico che confermò l'apparizione. La primitiva edicola in legno venne sostituita da un santuario, edificato tra il 1486 e il 1570.