- Km e Tempo di percorrenza: 6,5 km | 2,0 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 13mt
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Parcheggio in Via Comunale di Camino vicino alla Chiesa del paee
- Descrizione breve: Partendo da Camino raggiungeremo Oderzo camminando lungo l'argine del Monticano. Visiteremo il centro cittadino tra mosaici, monumenti, parco Ca' Diedo e negozi per poi rientrare seguendo a ritroso l'argine del Monticano.
- Passeggino/Carrozzina: Sì
Il percorso
La famiglia "da Camino", una delle più importanti famiglie nobiliari trevigiane che tra il 1100 e il 1350 estese i suoi feudi tra il bellunese e l'alto trevigiano. Una delle curiosità che mi sono girate per la testa in questo periodo, era capire da dove venisse l'appellativo "Da Camino" e trovato il paese nelle vicinanze di Oderzo, ho ben pensato di farci un percorso.
Dall'oratorio della parrocchia di Camino, guadagniamo subito la riva del Monticano e ci incamminiamo verso sinistra lungo l'argine di questo fiume in direzione del centro di Oderzo.
In lontananza intravediamo il campanile del Duomo opitergino, e dietro di noi lo scenario delle Prealpi trevigiane. Raggiungiamo la strada statale che attraversiamo (sarebbero utili delle strisce pedonali) per tornare a camminare lungo l'argine. Il sentiero fa un gran curvone e sembra allontanarsi dal fiume ma poi gli si avvicina nuovamente. Andiamo avanti fino a raggiungere il centro di Oderzo (Via Cesare Battisti), andiamo a destra attraversando il ponte e siamo in Piazza Grande con a sinistra le tre colonne romane.
Entriamo nel Duomo di Oderzo. L'architettura è semplice ed austera e rimanda subito al passato medievale. Uscendo notiamo come il sottotetto del palazzo di fronte a noi sia tutto affrescato.
Evelina mi chiama: "Daniele hai visto che c'è il tuo gatto preferito anche qui?". Io mi guardo intorno ma di gatti nemmeno l'ombra. Lei mi guarda e ride: "Ma dai guarda bene, ma in alto".
Ricomincio a guardarmi intorno per vedere se ci sono gatti alle finestre ma nulla. Un po' scocciato faccio per incamminarmi e quando sono vicino al Torresin (la torre a lato del Duomo), Evelina riprende "Dai guarda su!" Sopra la porta c'è un Leone di San Marco...hai voglia a cercar gatti!!!
Oltrepassato il Torresin ci incamminiamo lungo Via Umberto I. Tra due palazzine è incastonata una piccola chiesetta, all'interno della quale è visibile un affresco della Madonna col Bambino. Continuiamo tra i negozi in Via Alberto Martini; sotto i porteghi c'è un via vai frenetico di persone.
Dopo il secondo ponte sul Canale Gattolé, giriamo a destra in Via D'Annunzio. Poi prendiamo la seconda a sinistra in Via del Bersagliere.
Raggiunta l'area parcheggi restiamo sulla destra e raggiungiamo un piccolo parco giochi recintato situato sul retro delle scuole "Patronato Turroni".
Camminiamo verso destra (il parco giochi è alla nostra sinistra) fino a raggiungere Via Monsignor Paride Artico e la percorriamo fino alla fine verso sinistra(passando accanto alla caserma dei carabinieri) e ritrovarci in Via Gabriele d'Annunzio.
Attraversiamo la strada e prendiamo la viuzza che conduce al Cinema di Oderzo, da qui per il viottolo sul lato destro dell'edificio e in men che non si dica siamo ai Giardini Pubblici di Ca' Diedo. Non avendo bimbi al seguito non ci fermiamo a giocare sebbene anche se, sarà per l'abitudine sarà per un ritorno d'infanzia, la voglia di lanciarsi dallo scivolo o dondolarsi su un'altalena c'è eccome.
Percorriamo tutti i giardini pubblici, passiamo accanto alla statua di Luigi Luzzatti e poi saliamo di nuovo per uscire dal cancello che quasi si affaccia su Piazzale della Vittoria e sul Monumento ai caduti.
Da qui andiamo verso destra lungo i parcheggi dell'Ex Foro Boario (lasciamo il Monumento ai caduti alle nostre spalle) e tempo di qualche passo eccoci in Via Giuseppe Mazzini. Andiamo a sinistra e poi subito a destra seguendo i cartelli per il Foro Romano.
E' stupefacente vedere come i mosaici romani siano stati preservati nell'interrato di una moderna palazzina. Ammirando queste opere, mi torna in mente cosa mi disse un costruttore della zona tanti anni fa: quando si costruiscono nuovi edifici ad Oderzo, il costruttore è sempre in apprensione, poiché se durante gli scavi si trova un'anfora o una moneta romana, bisogna fermare tutto e chiamare le Belle Arti.
Proseguendo la visita ai mosaici, usciamo in Via Roma. Da qui andiamo a sinistra e poi a destra in Via dei Mosaici. Un vicoletto all'interno del quale diverse campagne di scavo hanno ritrovato un asse viario (cardo) e diversi resti di case romane (domus) di età augustea. Nello spazio antistante una palazzina sono visibili due mosaici pertinenti ad un'antica domus. Purtroppo non siamo riusciti a trovare l'antico pozzo, ma magari voi sarete più fortunati di noi.
La nostra visita ad Oderzo è finita. Raggiungiamo la rotonda e andiamo a destra e poi ci incamminiamo lungo l'argine del Monticano verso sinistra (in direzione dell'auto) fino a raggiungere il Ponte Donatori di Sangue, lo attraversiamo per passare dall'altra parte dell'argine e continuiamo verso sinistra fino a Camino.