- Km e Tempo di percorrenza: 3.2 Km | 1h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 31
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Parcheggi vicino alla Chiesa di Falzè di Piave (in via Piave)
- Descrizione breve: Passeggiata facile e tranquilla nel tipico ambiente golenale del Piave per raggiungere la riva del fiume, dove fare la consueta diga
- Passeggino/Carrozzina: No
Il percorso
Ci svegliamo una calda Domenica settembrina, senza sapere bene dove andare, ma non vogliamo fare molti chilometri a piedi, giusto rilassarci un pò immersi nella natura. L'obiettivo è qualche itinerario lungo il Piave, e quando siamo zona Susegna una tappa è d'obbligo alla Pasticceria Magnolia di Ponte della Priula, questa volta Evelina esagera prendendo 7 brioche...avrà fame :-P
Volevamo visitare la Chiesa di Sant'Anna ma a quanto pare non c'è parcheggio li vicino, quindi proseguiamo verso Falzè e parcheggiamo l'auto accanto alla Chiesa. Consuete brioche...una fotonica era con l'ortica e si parte.
Prendiamo il sentiero che corre accanto alla Chiesa e che dopo aver superato una scalina ci porta al Parco al Pedrè, continuiamo diritti passando accanto alla Grotta di Santa Barbara e e via avanti, percorriamo il perimetro del campo di calcio, passando accanto alla porta. Sebastian vuole fare una corsa, e lo vedi filare come un siluro alla porta avversaria e tornare indietro.
Non troviamo subito l'imboccatura del sentiero vado un pò in avanscoperta e trovo un sentiero che parte tra la boscaglia circa a metà campo di calcio (lato sud). Ci inoltriamo nella boscaglia, superiamo la catena di ferro e oltrepassiamo un rigagnolo d'acqua...Sebastian e Marco Albino appena vedono l'acqua cercano subito dei sassi per tirarli dentro e vedere le onde che si formano.
Sebastian mi dice, ma papà io non ho mai visto un fiume. Bè oggi ci arriviamo. Qualche passo e usciamo lungo un sentiero più ampio e andiamo verso destra. Da questo punto il percorso alterna ombra e spazi al sole, il caldo si fa sentire. Marco Albino vede una pozzanghera e senza che io ed Evelina ce ne accorgiamo...prende una semi rincorsa e splash, ci finisce dentro. Per fortuna di sporca solo le scarpe.
Proseguiamo lungo il sentiero principale, ci sono numerose essenze arboree (olivello spinoso, querce) e anche dei girasoli selvatici, Sebastian prende dei petali e comincia a seminarli lungo la via per essere sicuro di ritrovare al strada al ritorno...io ed Evelina ridiamo...ma alla fine mi sa che aveva ragione e dopo scoprirete il perchè.
Arriviamo ad un incrocio a T e andiamo a sinistra, la strada di ciottoli piano piano si fa più larga, al bivio teniamo la destra e passiamo accanto ad un'area di addestramento cani e poco dopo siamo ad un crocicchio di sentieri e sentiamo bene il rumore delle acque del fiume. Andiamo via diritti e siamo subito in riva al Piave.
Che dirvi ora? Spazio alla fantasia. Qui definiamo l'arrivo della nostra passeggiata. Ci togliamo le scarpe e cominciamo a camminare avanti e indietro, mentre Sebastian costruisce una diga. Comunque bimbi sempre vicini quando si va al Piave perchè non si sa mai i pericoli che si possono incontrare.
Dopo un'ora passata con i piedi a mollo, decidiamo di rientrare tra le proteste dei bimbi. Ci rimettiamo calzini e scarpe e iniziamo il ritorno seguendo lo stesso percorso dell'andata.
Prendo Marco in braccio e via, quindi avanti per la strada fatta prima, le due prime deviazioni le prendiamo giuste, la terza (quella che dovrebbe inoltrarci nella boscaglia per giungere al campo sportivo), tra chiacchere e giochi ci scappa, ce ne accorgiamo quando iniziamo a vedere dei pali della luce. All'andata non c'erano...Evelina mi dice ridendo "vedi che i fiori di Sebastian servivano?".
Torniamo indietro e riusciamo a beccare l'entrata per la boscaglia (seguite le foto e non sbaglierete).
Di li siamo in breve all'auto e si ritorna